IL FUTURO DEL LAVORO E’ FLUIDO, GLOBALE, INTERCONNESSO

Pensando alla mia esperienza all’Università di Trento, il primo collegamento che mi viene in mente è con AIESEC, seguito da Erasmus.
𝗤𝘂𝗮𝘁𝘁𝗿𝗼 𝗮𝗻𝗻𝗶 in associazione intensi, formativi e 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗼𝗻𝗱𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝘁𝗿𝗮𝘀𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘁𝗶𝘃𝗶. Partecipare attivamente al comitato locale significava:

✅ prendere decisioni
✅ collaborare in team
✅ comunicare in modo efficace
✅ gestire conflitti
✅ vendere progetti alle aziende
✅ assumersi responsabilità

Competenze che stavano già costruendo le basi del mio futuro professionale, prima come dipendente, poi come libero professionista. 𝗜𝗹 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗶𝗻 𝘂𝗻 𝗮𝗺𝗯𝗶𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗽𝗿𝗼𝘁𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗺𝗮 𝗿𝗲𝗮𝗹𝗲, 𝗱𝗼𝘃𝗲 𝗹𝗲 𝗶𝗱𝗲𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘃𝗮𝗻𝗼, 𝗶 𝗳𝗲𝗲𝗱𝗯𝗮𝗰𝗸 𝗲𝗿𝗮𝗻𝗼 𝘀𝗶𝗻𝗰𝗲𝗿𝗶, 𝗲 𝗹𝗮 𝗰𝗿𝗲𝘀𝗰𝗶𝘁𝗮 𝗲𝗿𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗿𝗲𝘀𝘀𝗶𝘃𝗮 con continui momenti di confronto, riunioni operative, conferenze nazionali e internazionali. 𝗘 𝗺𝗼𝗹𝘁𝗲 𝗳𝗲𝘀𝘁𝗲.

Mi fa piacere vedere, in qualità di alumno, che lo 𝘀𝗰𝗼𝗽𝗼 di AIESEC – 𝘀𝘃𝗶𝗹𝘂𝗽𝗽𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗽𝗼𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗶 𝗹𝗲𝗮𝗱𝗲𝗿𝘀𝗵𝗶𝗽 𝗽𝗲𝗿 𝗮𝘃𝗲𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗶𝗺𝗽𝗮𝘁𝘁𝗼 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗽𝗼𝘀𝗶𝘁𝗶𝘃𝗼 – rimanga solido.
Certo, molte cose cambiano, anche nei piccoli gesti e nelle ritualità, che sono parte del senso di appartenenza: per esempio, oggi si applaude con le dita, per mostrare consenso senza interrompere chi parla. Sono segnali di un’organizzazione che sa evolvere senza perdere la sua identità.

𝗔𝗿𝗴𝗼𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗺𝗶𝗼 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝘃𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗖𝗼𝗺𝗶𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗟𝗼𝗰𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗶 𝗔𝗜𝗘𝗦𝗘𝗖 𝗧𝗿𝗲𝗻𝘁𝗼?

Il passaggio dall’Università al lavoro, valorizzando l’esperienza associativa, per rispondere ad alcune domande:

🔹 𝗖𝗼𝘀𝗮 𝘃𝗼𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗱𝗮𝘃𝘃𝗲𝗿𝗼 𝗳𝗮𝗿𝗲?
🔹 𝗖𝗼𝗺𝗲 𝘀𝗶 𝗰𝗲𝗿𝗰𝗮𝗻𝗼 𝗼𝗴𝗴𝗶 𝗹𝗲 𝗼𝗽𝗽𝗼𝗿𝘁𝘂𝗻𝗶𝘁𝗮’ 𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼𝗿𝗶?
🔹 𝗖𝗼𝗺𝗲 𝗱𝗶𝘀𝘁𝗶𝗻𝗴𝘂𝗲𝗿𝗺𝗶 𝗶𝗻 𝘂𝗻 𝗺𝗲𝗿𝗰𝗮𝘁𝗼 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝗽𝗶𝘂’ 𝗳𝗹𝘂𝗶𝗱𝗼, 𝗴𝗹𝗼𝗯𝗮𝗹𝗲, 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗰𝗼𝗻𝗻𝗲𝘀𝘀𝗼?

Il consiglio che ho voluto dare è di 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗼𝘁𝘁𝗼𝘃𝗮𝗹𝘂𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝘃𝗮𝗹𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗲𝘀𝗽𝗲𝗿𝗶𝗲𝗻𝘇𝗲, 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗲 𝗽𝗶𝘂’ 𝗽𝗶𝗰𝗰𝗼𝗹𝗲, 𝗱𝗶 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿𝗶𝗼𝗱𝗼. Ogni progetto, ogni incontro, ogni presentazione, ogni difficoltà vista e vissuta in AIESEC è una palestra: sta a chi la vive tradurla in parole chiave, esempi concreti e competenze da raccontare.

Si perché 𝗼𝗴𝗴𝗶 𝗹𝗲 𝗮𝘇𝗶𝗲𝗻𝗱𝗲 𝗱𝗲𝘃𝗼𝗻𝗼 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗮𝘁𝘁𝗿𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗲 𝗲 𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝘃𝗼𝗻𝗼 𝘀𝗮𝗽𝗲𝗿𝘀𝗶 𝗿𝗮𝗰𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝗿𝗲: CV, lettere di presentazione e portali non sono spariti, si affiancano ora a networking, reputazione digitale, contenuti, visibilità online.
Strumenti come LinkedIn agevolano la capacità di presentarsi in modo autentico e strategico: sarà questo il tema su cui lavoreremo nel prossimo appuntamento, dedicato al 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹 𝗯𝗿𝗮𝗻𝗱𝗶𝗻𝗴!